In via di Monti di Primavalle 116, tra il dominante asfalto e i palazzi che custodiscono storie di intrecci cittadini, si erge un monumento non ufficiale: un trionfo di colore e di coraggio botanico. Una bouganville enorme, maestosa e fiera, che avvolge un intero edificio e si offre come simbolo di una natura che non vuole soltanto convivere con l’urbanizzazione, ma ci ricorda quanto siamo piccoli di fronte alla sua spontanea perfezione. Non una semplice pianta quindi, ma un atto di audacia che respira, un gesto di resistenza estetica che interrompe la frenesia metropolitana e invita a fermarsi, a guardare, a contemplare.
Le sue corolle dal colore viola intenso non conoscono mezze misure: esplodono con un’intensità quasi aristocratica, barocca, dolcegabbanesca, mentre i rami, vigorosi e sinuosi, si arrampicano come calligrafie libere sui balconi. C’è qualcosa di profondamente poetico in questa vitalità, ma lei, da vera star, non chiede permesso: non si limita a esistere, trasforma, altera, eleva, sfida. Chi passa non può fare a meno di notarla e, in quella pausa – breve ma inevitabile – percepisce il respiro lento di una vita che sembra dirti: «Quando trovi il tuo luogo ideale, fiorisci e risplendi». Una metafora dell'esistenza che certamente non ti abbandonerà nei pensieri per tutta la giornata.
Chi la conosce la considera familiare, una sovrana silenziosa quanto dominante che accompagna il quotidiano con clamore e silenzio. Eppure, in quei fiori, in quelle foglie che guardano i lampioni, il traffico e lo smog, ritroviamo la voglia di emozionarci e se questo non accade forse hai perso qualcosa in te.
Primavalle incorona ogni giorno una delle sue regine, una bellezza da rispettare come un'opera d’arte che cambia a seconda della stagione. Vale la pena venire a conoscerla e sì anche inchinarsi.
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*Tutte le foto presenti sono state scattate me. Puoi vedere altre immagini cliccando qui
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