Le lacrime non sono mancate, nemmeno le mie. Forse perché Giovanni Allevi non è solo un artista straordinario, ma un esempio di sensibilità rara, capace di toccare corde profonde dell’animo. Per me, lui è uno spirito guida da sempre. Sono di parte. La sua empatia, il suo coraggio nel mostrare la fragilità come forza, il suo essere autentico malgrado tutto, rappresentano ciò che gli esseri umani potrebbero e dovrebbero essere.
Ma ecco il punto che fa male: il Maestro ci sembra speciale, quando in realtà dovrebbe rappresentare la norma (anche se lui è a livelli pro) A volte non stai male, sei solo circondato da persone che non riescono a vibrare sulla tua stessa frequenza. Se la tua sensibilità somiglia, anche solo vagamente, a quella di Allevi, allora sì, avrai vita difficile, ma le rare anime affini che incontrerai saranno pura magia.
Alla fine dell’incontro, uscire dalla libreria mi ha lasciato un senso di pace e riflessione. Forse la felicità risiede proprio nel ricordarci che il prossimo porta con sé le stesse paure e bisogni. Se fossimo più attenti a rispettarli, invece di cercare di sembrare supereroi agli occhi degli altri, potremmo scoprire che siamo già noi uno dei doni che cerchiamo. Grazie, Maestro, per averci fatto vedere la vera forza degli esseri umani, almeno quelli degni di essere chiamati tali.
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*Tutte le foto presenti sono state scattate me. Puoi vedere altre immagini cliccando qui
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