Varcare la Porta Santa: La Magia del Giubileo tra Fede, Turismo e Rinnovamento

di Giulia Palummieri

Quando ho deciso di mettermi in fila per attraversare la Porta Santa, non immaginavo quanto quel gesto sarebbe stato significativo. Roma, negli ultimi mesi, ci aveva messo alla prova con cantieri, strade chiuse e monumenti nascosti sotto le impalcature, ma alla fine finalmente si può dire il famoso "ne è valsa la pena". Quando ti trovi davanti alla Porta Santa, ti accorgi che l’esperienza è ben più di un semplice rito cattolico: è come se ti stessi connettendo con la storia stessa, unendo il presente al passato che essa rappresenta.

La fila era già lunga al mio arrivo, ma composta e sorprendentemente silenziosa. Camminando, passo dopo passo, ho cominciato a osservare i volti intorno a me: famiglie, pellegrini, anziani e giovani, ciascuno con una storia da raccontare. Accanto a me, una signora marchigiana mi ha confidato di essere venuta con il pullman della parrocchia, mentre un ragazzo della Toscana raccontava le peripezie affrontate per non perdere il treno.

Non c'è voluto molto prima che si creasse un’atmosfera di condivisione. Nella fila si chiacchierava, si rideva, si scambiavano storie. E davvero mi ha colpito come in quel piccolo microcosmo ci fosse spazio per tutto: dalla fede profonda di chi pregava sottovoce alla leggerezza di chi scherzava per ingannare il tempo. Lì, in quella lunga coda, c’era il cuore di Roma e del  mondo: capace di trasformare un semplice momento di attesa in un’esperienza di umanità.

Quando finalmente sono arrivata davanti alla Porta Santa, ho percepito una sensazione di grande tranquillità. Non era solo una porta da varcare, ma una tappa che segnava una riflessione più profonda su quanto fosse importante identificare in un simbolo così importante un senso di purificazione, sia personale che collettivo. E di questo l'essere umano ne ha davvero bisogno.

Un plauso, va detto, è sicuramente anche per le forze dell’ordine, persone sorridenti, spesso arrivate da altre città, che con una battuta o un gesto gentile hanno saputo creare un clima sereno. Non solo sicurezza, ma anche umanità e disponibilità, qualità che in momenti come questi fanno davvero la differenza. Quel passo oltre la soglia ha fatto risuonare, forte, l’anima di Roma: imperfetta, ma irrimediabilmente unica

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*Tutte le foto presenti sono state scattate me. Puoi vedere altre immagini cliccando qui 

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