C'è qualcosa di misterioso in Roma che resta incomprensibile anche a chi la vive quotidianamente. È quella sensazione che ti coglie quando entri in un luogo che credevi di conoscere, ma che, ogni volta, riesce ancora a sorprenderti. A me è successo con San Giovanni in Laterano: sono tornata dopo tanto tempo per varcare la Porta Santa e sì, nonostante la familiarità del posto, ogni angolo mi ha restituito un'emozione a cui pensavo di essere abituata.
L'ingresso in basilica è come un respiro profondo, una pausa dal mondo che urla un'estrema meraviglia. È un istante in cui il cuore si ferma per un battito e ne ritrova almeno cinque, mentre l'aria sembra farsi più densa di una bellezza che diventa un'esperienza da vivere. Ogni dettaglio architettonico, ogni scultura, ogni raggio di luce che filtra attraverso le vetrate ti assorbe completamente, dilatando il tempo e annullando ogni pensiero. Perché diciamolo: con tutta la magnificenza che hai da osservare, come fai a distrarti con riflessioni non legate al luogo?
Non hai scampo: il soffitto dorato ti avvolge con la sua luce calda e profonda, un invito a perdersi nel
mistero di quella perfezione, mentre le statue degli Apostoli ti scrutano dall’alto, con uno sguardo solenne e al contempo accogliente, non semplici figure scolpite ma presenze vive, come se ogni curva nella pietra narrasse una storia eterna che ti sfiora e ne apre altre infinite.
Il tabernacolo gotico, con il suo ritmo di linee perfette, sembra trascinarti in un altro mondo, dove la bellezza non ha paura di essere assoluta e ogni elemento è al suo posto. Eppure ti fa sentire come se stessi vivendo un sogno. Tutto questo non può essere reale. In quel momento, tutto si fa silenzio, diventa più leggero, e senti ogni emozione: crescono, si espandono, ti superano e ti trasportano in una dimensione che è al tempo stesso tua e universale.
Quella che si prova in un luogo come questo è la vera essenza della sindrome di Stendhal. Non è solo una reazione estetica, ma qualcosa che sconvolge, che arriva all’anima. È quell'incanto che ti fa sentire piccolo e grande allo stesso tempo, che ti prende e ti lascia senza parole o te ne ti fuori un mare.
È il momento in cui Roma, nel suo splendore eterno, non si limita a raccontare la storia, ma ti chiama a viverla. San Giovanni in Laterano non è solo una basilica: è un punto di origine, un luogo dove ogni volta qualcosa di nuovo si accende dentro di te, lasciandoti con la sensazione di aver sfiorato l'infinito.
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*Tutte le foto presenti sono state scattate me. Puoi vedere altre immagini cliccando qui
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