Qual è il confine tra l'autorità che governa e quella che seduce? Durante un incontro di approfondimento cinematografico alla Biblioteca Franco Basaglia, si è esplorato questo interrogativo, prendendo come riferimento il celebre film "Quarto Potere" di Orson Welles. Antonio Padellaro, Alessandra Solarino e l'Associazione Primavalle in rete, promotrice dell'evento, hanno analizzato la figura di Charles Foster Kane come simbolo di un leader che non si limita a esercitare il comando, ma che reclama una sorta di venerazione totalizzante. Kane costruisce la propria identità attraverso il dominio dei media, per poi essere sopraffatto dalla stessa immagine che aveva creato, concludendo la sua esistenza in solitudine, legato al ricordo innocente del suo amato slittino Rosabella.
Il dibattito ha messo in luce come questo tema sia terribilmente attuale con figure come Trump, Berlusconi e Mussolini, i quali hanno eretto il loro controllo sulla persona invece che su un progetto ideologico. Ognuno di loro ha manipolato l'opinione pubblica per trasformare la politica in un riflesso del proprio ego, mettendo l’apparenza sopra la sostanza. Un fattore critico, allarmante ma ormai quasi di vita quotidiana.
Alla fine, il dibattito ha sollevato una domanda fondamentale: siamo in grado di riconoscere le dinamiche del comando prima di esserne travolti, o lo capiamo solo quando una figura trainante è ormai inarrivabile, come nel caso di Kane? In un’epoca segnata dalla manipolazione delle informazioni, siamo davvero in grado di resistere alle narrazioni imposte o rischiamo di diventare pedine di storie che non ci appartengono?
Prossimi incontri:
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*Tutte le foto presenti sono state scattate me. Puoi vedere altre immagini cliccando qui
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