Conversation Piece part X: La Metafora del Vento alla Fondazione Memmo

di Giulia Palummieri

La decima edizione di Conversation Piece alla Fondazione Memmo esplora il tema della trasformazione, un concetto che intreccia l’arte, la città di Roma e la sua storia secolare. La mostra, visitabile fino al 30 marzo, trae ispirazione da un passaggio biblico, in cui il profeta Elia avverte la presenza divina attraverso un alito sottile, stabilendo un legame tra l’esperienza mistica e la condizione umana. Questo principio diventa il cuore del progetto espositivo, che riflette sul cambiamento come una forza silenziosa ma inarrestabile, capace di ridefinire spazi, idee e percezioni.

In questo contesto, "In una brezza leggera" esplora l'idea del vento come simbolo di evoluzione, non solo in relazione alla sua forza fisica, ma anche come metafora della mutabilità e della riflessione sulle dimensioni invisibili della realtà. L'elemento atmosferico, infatti, è presente in molte creazioni, divenendo il filo conduttore che unisce le diverse esplorazioni artistiche. Il riferimento biblico evoca non solo la creazione dell’uomo e l'energia che lo anima, ma anche la sua connessione con le tradizioni filosofiche e mitologiche, come quella greca, fondendosi con il paesaggio urbano di Roma, segnato dal Ponentino, la brezza che modella la città e che parla della stessa.

Le creazioni selezionate per la mostra interpretano questa metafora in modo diverso. Bianca Bondi, con "Pneuma", cattura visivamente il soffio vitale della natura, rendendo tangibile un respiro che unisce corpo e spirito. Enzo Cucchi, con "Scirocca", mette in discussione la scultura tradizionale, proponendo forme modulari che sfidano la gravità e invitano a riflettere sull'equilibrio tra solidità e leggerezza. Sidival Fila utilizza tessuti antichi per raccontare la memoria e il passaggio del tempo, trasformando la materia in un testimone di un passato che si riflette nel presente. Richard Mosse, attraverso la fotografia, svela le dinamiche sociali e politiche invisibili, mentre Vanessa Garwood esplora la figura umana con un linguaggio pittorico che si distacca dalla tradizione, sperimentando nuove modalità espressive.

"In una brezza leggera" non celebra solo il mutamento, ma invita a riflettere sul potere dell'arte, che, come il vento, è capace di trasformare ciò che ci circonda, rivelando dimensioni invisibili dell'esistenza. Ogni creazione, seppur diversa, contribuisce a esplorare le infinite sfumature del cambiamento, lasciando allo spettatore spazio per reinterpretare il mondo in continua evoluzione.


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Titolo della mostra: In una brezza leggera. Conversation piece – Part X
Curatore: Marcello Smarrelli
Quando: Dal 14 dicembre 2024 al 30 marzo 2025
Orari di visita: Lunedì - Domenica, 11:00 - 18:00 (Chiuso il martedì)
Dove: Fondazione Memmo, Roma (maps)
Ingresso: Gratuito

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*Tutte le foto presenti sono state scattate me. Puoi vedere altre immagini cliccando qui  

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