Nel panorama delle periferie romane, Montespaccato emerge come un esempio concreto di riscatto e trasformazione sociale. Un territorio segnato da difficoltà strutturali e sociali che ha saputo ridefinire la propria identità grazie a un impegno collettivo che ha rifiutato ogni forma di rassegnazione. Oggi la comunità non è solo testimone di una rinascita, ma anche simbolo di come la partecipazione attiva possa generare cambiamenti profondi, restituendo speranza di giustizia, equità e inclusione.
Una mostra per raccontare il passato e guardare al futuro.
In occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle
Il Presidente di Asilo Savoia, Massimiliano Monnanni, ha espresso preoccupazione per il possibile blocco delle attività, che vanificherebbe sette anni di impegno costante nel quartiere. In sede ha ribadito che, senza un intervento risolutivo, il rischio è la chiusura del centro e la sospensione dei progetti sportivi, sociali e culturali portati avanti dal programma Talento & Tenacia dal 2018. Un timore subito accolto dal deputato Luciano Ciocchetti, il quale ha promesso di colmare questo vuoto legislativo.
Un calcio simbolico alla criminalità.
Dopo l’inaugurazione della mostra, la giornata è proseguita presso il Centro Don Pino Puglisi, in via Stefano Vaj, dove si è disputata una partita amichevole tra la prima squadra maschile e quella femminile della zona.
Momenti sani come l’esempio di Montespaccato, che nasce dal basso, ma ha già raggiunto alti traguardi e non si fermerà. Cambiare è possibile, il quartiere non è solo. La partita è ancora aperta e deve essere vinta.
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*Tutte le foto presenti sono state scattate me. Puoi vedere altre immagini cliccando qui
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