A dare il via, il 25 luglio, è stata la Emergenza Dance Company con la performance “Uscite”, articolata in tre momenti di forte impatto corporeo ed emotivo. Il giorno successivo, la scena si è fatta buia – in senso letterale e simbolico – per ospitare la poesia del Teatro Nero diretto da Federica Mancini, dimensione laboratoriale che ha sovvertito le regole della visione tradizionale. Il 27, le pareti del mercato si sono accese con i colori di Olimpia Murales, collettivo impegnato in un’intera giornata di live painting e street art. A chiudere, il 28 luglio, una doppia dimensione partecipativa: escape room e dj set, tra enigmi, ritmo urbano e un'energia capace di sfidare persino l’improvviso – e poco cortese – acquazzone estivo.
GenerA, l’associazione promotrice, con i volti entusiasti, felici e attenti dei suoi fondatori, ha saputo costruire un linguaggio trasversale, capace di parlare anche a un semplice passante senza rinunciare alla profondità del messaggio: l’arte è un modo per dire “noi ci siamo”, per creare legami emozionali.
In un’epoca in cui si parla delle “periferie” quasi esclusivamente per sottolinearne le difficoltà, queste quattro giornate di rigenerazione urbana hanno dimostrato che, quando un movimento nasce dal basso — dalla voce di chi abita quei luoghi — ascoltando, co-progettando e aprendo veri spazi di espressione, la sfida è già vinta. Almeno nell’intento.
Momenti da replicare, custodire, far crescere.
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*Tutte le foto presenti sono state scattate me. Puoi vedere altre immagini cliccando qui
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